da borse.it
Unicredit ancora in profondo rosso a Piazza Affari, crollano i diritti per
l'aumento
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UniCredit: Ultimi fuochi o finale col Botto? |
Nel primo giorno del maxi aumento di capitale non cambia la musica in Borsa
per Unicredit. Dall’annuncio dello sconto sul Terp del 43%, nelle ultime tre
sedute della scorsa settimana il titolo dell’istituto di piazza Cordusio ha
mostrato un tonfo di circa 40 punti percentuali, ovvero 4,5 miliardi di euro di
capitalizzazione andati in fumo. Alla chiusura del 6 gennaio, la banca milanese
capitalizzava in Borsa 8,01 miliardi di euro, poco più dei 7,5 miliardi chiesti
ai soci per venire incontro alle richieste della European Banking Authority
(EBA). Oggi è un altro tonfo: l’azione dell’istituto guidato da Federico
Ghizzoni, dopo numerosi stop al ribasso, cede a Piazza Affari oltre 10 punti
percentuali a 2,328 euro. I diritti che consentono di partecipare all’aumento
mostrano un vero e proprio crollo pari al 49% a 0,688 euro rispetto agli 1,359
euro fissati in apertura.
Si sta quindi verificando un’ipotesi ventilata alla vigilia, cioè che qualche
socio rilevante e gli investitori retail starebbero vendendo una parte dei
diritti per finanziare una parte della partecipazione all’aumento di capitale. I
grandi azionisti di piazza Cordusio, secondo i calcoli del fine settimana,
dovrebbero sottoscrivere circa il 24% delle azioni offerte in opzione. "Ora
vediamo l’azione scambiare a sconto rispetto ai competitor e alziamo la
raccomandazione ad accumulate da hold con un target price a 3,30 euro”, scrivono
gli analisti di Banca Akros nella nota odierna.
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