"Non è una Guerra? Eppure le vittime ci sono: sono sempre di più gli imprenditori suicidi che danno il via ad una contabilità angosciante" |
Oggi le guerre non si combattono più con i carri armati ma, a ben vedere, è in corso la Terza Guerra Mondiale anche se il "nemico" utilizza le più sofisticate (ma neanche tanto) tecniche di mimetismo.
Nelle discussioni quotidiane, anche da bar dove la sopravvivenza di tutti i giorni ci impone ritmi elevati che non permettono di fermarsi a riflettere, utilizziamo spesso delle frasi apocalittiche forse per esorcizzare quello che nel subconscio riusciamo a cogliere: "... e non abbiamo ancora toccato il fondo!", "siamo al capolinea!", "tutta colpa delle banche!" e così via!
Non sarà sicuramente colpa delle banche, almeno non tutte e nella stessa misura.
Difficile puntare il dito da qui in basso, dove non ci è dato vedere niente di quello che accade ai piani alti, però se tre indizi fanno una prova, qui abbiamo forse qualcosa di più per iniziare a dubitare che la Grande presa per i fondelli sia magistralmente diretta da un unico Direttore d'Orchestra.
La Dittatura Silenziosa (?)
no comment |
Dal Sole24Ore si legge: «lo scenario di base per il 2013 è che l'Eurozona vi arriverà intatta e avendo adottato misure importanti per stabilizzare i mercati e l'economia». È quanto scrivono oggi gli analisti della banca d'affari nel rapporto settimanale alla clientela sulle prospettive europee.
«Perché si realizzi questo scenario relativamente benigno tuttavia - avvertono gli analisti di Goldman Sachs - occorre che vengano prese delle decisioni politiche cruciale e controverse nel corso dei prossimi mesi:
- la Germania deve essere pronta a sottoscrivere una mutualizzazione del debito a livello di eurozona (quindi gli Eurobond);
- la Francia deve essere disposta a cedere una maggiore parte della propria sovranità fiscale alle entità sovranazionali;
- Italia e Spagna devono attuare in maniera credibile i loro programmi di riforma annunciati sino a ora;
- devono essere adottate misure per evitare default unilaterali o disordinati anche da parte dei più piccoli Paesi periferici.
Siamo nelle mani giuste
SuperMario (i) |
La stampa e il mondo dell'informazione in generale ne è stata finora il complice omertoso ma i dubbi, fin dalle prime ore di alcuni, si stanno insinuando a livello internazionale in sempre più media e finalmente anche in qualche organo di stampa italiano.
Un esempio viene dai cugini d'oltralpe di Le Monde (un quotidiano tutt'altro che di destra).
Il giornale parte da Mario Monti e Mario Draghi per accusare la banca d’affari statunitense di gestire un occulto direttorio europeo capace di manovrare, in base ai propri interessi, gli uomini chiamati prima a generare e poi governare la crisi dell’euro.
Perché i giornalisti francesi tirano in ballo questi illustri italiani?
La caccia di Le Monde ai Goldman’s Boy parte proprio da Mario Monti. Come ricorda il quotidiano francese il nostro premier in pectore ha collezionato non solo l’incarico di consigliere internazionale della Goldman Sachs, conferitogli nel 2005, ma anche le cariche, non proprio ininfluenti, di presidente della Commissione Trilaterale e di socio del Bilderberg Group.
Dunque egli è dal 2005 è International Advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del “Goldman Sachs Global Market Institute”. Cioè dall’anno in cui si stava progettando la crisi economica mondiale.
Ma l’appartenenza alla Trilaterale e al Bilderberg sembrano dei requisiti irrinunciabili per tutti i Messia delle disastrate nazioni europee anche se a leggere, ad esempio, uno dei rapporti partoriti dalla Trilaterale, "The Crisis of Democracy", non è molto rassicurante sapere cosa ispira questi Campioni Illuminati:
" Il funzionamento efficace di un sistema democratico necessita di un livello di apatia da parte di individui e gruppi. In passato [prima degli anni ’60; ndr] ogni società democratica ha avuto una popolazione di dimensioni variabili che stava ai margini, che non partecipava alla politica. Ciò è intrinsecamente anti-democratico, ma è stato anche uno dei fattori che ha permesso alla democrazia di funzionare bene "
Non meno inquietante è quanto dichiara Zbigniew Brzezinski, altro membro effettivo e tra i fondatori della Commissione Trilaterale: "è più facile ammazzare milioni di persone che controllarle".
Che cosa si racconteranno veramente questi signori in questi incontri esclusivi, non ci è dato a sapere ma vediamo poi dove li ritroviamo ad incrociarsi con le nostre vite e cosa hanno a che fare con i destini dei governi e della finanza mondiale.
Non Crediamo ai complotti
Ma Mario Draghi ricopre quelle cariche proprio nel periodo in cui in America le banche d’affari erano
scatenate in manovre speculative e scavavano il baratro finanziario che si è
materializzato nel 2008, trascinando il resto del mondo. Non sapeva nulla di
queste tendenze l’economista italiano?
Su Presseurope Gabriele Crescente scrive: “Nel 2000 Goldman Sachs International, la filiale
britannica della banca d’affari americana, vende al governo socialista di Costas
Simitis uno “swap” in valuta che permette alla Grecia di proteggersi dagli
effetti di cambio, trasformando in euro il debito inizialmente emesso in
dollari. Lo stratagemma consente ad Atene di iscrivere il ‘nuovo’ debito in euro
ed escluderlo dal bilancio facendolo momentaneamente sparire. E così Goldman
Sachs intasca la sua sostanziosa commissione e alimenta una volta di più la sua
reputazione di ottimo amministratore del debito sovrano.”
I tentacoli della Piovra Goldman Sachs arrivano dove conta
Chi mangia chi? |
Nell’aprile del 2010 i dirigenti della Goldman Sachs furono costretti a testimoniare al Congresso americano: Daniel Sparks, ex capo reparto mutui della Goldman (2006-2008) dovette riferire su alcune email in cui definiva certe transazioni “affari di m…”. Fabrice Tourre, direttore esecutivo prodotti strutturati della Goldman Sachs vendeva azioni che definiva “cacca”. Llyod Blankfein, presidente di Goldman, e David Viniar, vicepresidente esecutivo, sotto le pressanti domande del senatore Carl Levin furono costretti ad ammettere che sapevano di vendere spazzatura.
Purtroppo anche Barack Obama ha confermato il potere della banca d’affari. Il nuovo presidente della Federal Reserve Bank di New York (principale azionista della Fed) è William Dudley, ex capo economista della Goldman (che nel 2004 lodava i derivati). Capo del personale del dipartimento del Tesoro è Mark Patterson, ex lobbista della Goldman Sachs. A capo della Cfct si è insediato Gary Gensler, ex dirigente della Goldman Sachs che aiutò ad abolire la regolarizazione dei derivati.
Sembra una storia infinita, potremmo ancora citare, non a caso, Peter Denis Sutherland presidente non esecutivo della Goldman
Sachs International, membro del Bilderberg Group e presidente onorario della
Trilaterale. E' stato chiamato a dirigere le operazioni per il salvataggio
dell’economia irlandese. Peccato che la Commissione Trilaterale, ideata nel 1973
da David Rockfeller, venga spesso accusata di non essere non soltanto un “think
tank” dedito al coordinamento delle politiche di Asia, Europa e Stati Uniti, ma
un centro di potere occulto creato - scriveva il senatore repubblicano Barry
Goldwater - per sviluppare «un potere economico mondiale superiore ai governi
politici delle nazioni coinvolte».
Siamo in guerra ma le bombe sono nascoste: Goldman Sachs responsabile del rialzo spread
Abbiamo sempre bisogno di un "Utile Idiota" |
Peccato che la bomba l'abbia sganciata qualcun'altro e non ha fatto nemmeno notizia! Gli unici forse a parlarne sono stati i giornalisti di Milano Finanza in un articolo online quasi esattamente un mese fà.
Ci sarebbe Goldman Sachs dietro all'ondata di speculazioni che
ha in pochissimo tempo innalzato artificialmente lo spread tra i buoni del
tesoro poliennali italiani e suoi cugini tedeschi. Uomini Goldman Sachs hanno innescano la crisi, uomini Goldman Sachs si propongono per risolverla, salendo a
Palazzo Chigi per realizzare misure che non sono state dibattute né sottoscritte
attraverso un mandato elettorale da nessun cittadino italiano.
Dio ci salverà
Come già citato sopra per il caso del Presidente della Borsa Italiana, accadono casi che solo Dio sa spiegare,
ma forse è proprio quello che abbiamo sottovalutato: non lo sapevate, ma pare che a Manhattan, al numero 85 di Broad Street ci abbiano trasferito il Paradiso (già dimora di Dio). Nella realtà banale di tutti i giorni appare la sede della Goldman Sachs e nel 2009, seduto serafico nella poltrona di amministratore delegato, Lloyd Blankfein (solo nel 2007, 68 milioni di dollari di stipendio che nemmeno tutti insieme i dipendenti italiani riescono a fare in un anno) rilasciava un'intervista a John Arlidge per il The Sunday Times .
Candido come un bambino, alle domande del giornalista (chissà, magari per prenderlo per il culo?) che lo incalzava sulla natura del suo lavoro rispondeva: "faccio il lavoro di Dio"!
5 commenti:
I guai non li ha fatti Monti ,Draghi ..ecc....i guai li ha fatto chi ha indebitato lo Stato ,Da CRXI a BERLUSCONI .Se il nostro debito anzicche il 120% sarebbe il 60% del PIL , sia il fondo pensionati danese, sia tutte le banche del mondo ci presterebbero soldi al 2% come fanno con la Germania . Noi vogliamo sperperare come italiani e poi chiedere agli altri essere buoni con l'Italia . giovanni
verissimo, il problema è ancora Berlusconi ed il suo compare che gli ha regalato le tv, si quello morto latitante in tunisia.
Insieme hanno creato piu di un miliardo dei due di debito pubblico.
Non sono berlusconiano ma la colpa è di tutti i politici che ancora sono lì, vi ricordate il pentapartito manca solo craxi perchè è morto, gli altri sono sempre tutti lì, hanno indebitato anche i nostri nipoti, e noi stiamo sul divano, bisogna mobilitarci e mandarli tutti a casa, revocargli pensioni e vitalizi, fargli pagare i danni che hanno causato, sequestrargli le ville ecc. ecc.
Vedo che questo bell'articolo non è stato ben compreso , almeno dai primi tre commenti , peccato ! (sonolui)
Dalla lettura dei commenti si evince uncora una volta la pochezza intellettuale se non l'ignoranza dell'italiano medio che si preoccupa solo di avere 2 tel. portatili, 5 Tv in casa e del calcio, sputando veleno dettato da ideologie ed odi. I problemi del Paese sono dati dagli atteggiamenti del mondo finanziario (banche) e dall'enorme peso dell'apparato dello Stato (4 milioni di dipendenti -una vergogna-, strutture in affitto, benefits, ecc. che assorbe + del 50% del PIL)
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