28 novembre 2011

Tassi Record

Per la prima volta i tassi sono schizzati all'8%.
Stiamo parlando di quanto gli "specialist" delle vendite dei nostri titoli di stato hanno dovuto mettere sul tavolo per convincere i mercati a comprare il nostro debito. Giovedì 25 ottobre si è visto chiaramente nell' andamento degli spread dei Btp e due e a dieci anni: il primo è volato a 772 punti (8,24% il rendimento) mentre il secondo è tornato sopra quota 500 toccando un massimo durante la giornata di 513 punti (7,35%). L'agenzia Fitch fa sapere che «L' Italia è probabilmente già in recessione».
Non sono notizie confortanti e non sivede ancora luce che segnali l'approssimarsi della fine del tunnel.
Cosa succede invece ai tassi di riferimento sul mercato del denaro?
Per il momento, con il primo intervento del nuovo Governatore della BCE, Mario Draghi, che a novembre, come prima decisione ufficiale,  ha tagliato il tasso di sconto portandolo all'1,25% ed un ulteriore riduzione ventilata da alcuni membri del board della Banca Centrale Europea per il il consiglio dell'8 dicembre che porterebbe il valore all'1%. si potrebbe pensare ad una boccata d'ossigeno per l'asfittico mercato del credito.
Bene dunque (o meno peggio) per chi ha già contratto un mutuo a tasso variable che si vedrà una qualche riduzione della rata da pagare.
Chi invece il mutuo è interessato a farlo ora, vedrà vanificato l'effetto della riduzione dai recenti aumenti fatti dalle maggiori banche del paese che hanno quasi tutte rittoccati (già due volte nell'arco di qualche mese) gli spread aumentandoli di 1 punto, 1 punto e mezzo.

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