L’incoerenza della politica, a quanto pare, non risparmia il governo dei tecnici.
Oltre le auto blu, anche tutto il parco dei mezzi in dotazione presso enti, comuni, province e regioni che secondo un censimento ancora in corso sarebbero oltre 70mila.
L'italiano alle prese con bilanci familiari sempre più striminziti e alle soglie di "nuovi sacrifici" conditi dalle lacrime della Fornero, han pensato "Tosti questi tecnici!".
I giornali rincarano la dose: “Stop all’auto blu come status symbol” e lo sottolinea come messaggio importante, il cambiamento di un era.
Ma dieci giorni dopo il ministero dell’Economia (del ministro in pectore, nonché senatore a vita, pure Presidente del Consiglio,Mario Monti) lancia un bando per acquistarne 400 nuove di zecca, personalizzabili con vari colori compreso un bel “blu ministeriale”. Il tutto per la modica cifra di 10 milioni di euro (25.000 euro a vettura circa).
Il 24 gennaio, sul sito del Ministero dell’economia e sul portale Aquistinretepa.it, compare un bando nel quale si annuncia proprio il contrario, cioé la disponibilità a comprare altre 400 vetture per le amministrazioni che ne faranno richiesta. La base d’asta per le imprese fornitrici è di 9.571.000 euro e il termine per le loro offerte è fissato l’8 marzo.
Le cilindrate oggetto della gara sono tutte inferiori a 1600 cc con standard minimi di equipaggiamento (climatizzatore, abs, controllo di trazione e stabilità elettronici e ovviamente airbag) e accessori facoltativi ed “extracapitolato” come sensori di parcheggio e pressione pneumatici, sistema start&stop.
Start&Stop&Reverse, è come potremmo chiamare l'accessorio di serie che i politici (ma non erano tcnici?) sembra aver utilizzato in questa occasione (mancata). Se pensate che 400 auto in fondo non sono una gran spesa, provate ad aggiungere cadauna un autista con relativo stipendio, manutenzione e oneri fiscali e assicurativi, carburante, manutenzione straordinaria e a pensar male "uso improprio" con relativo aumento di spesa.
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