31 gennaio 2012

Auto Blu, la coerenza non è di casa

Ma che ci faranno con tutte queste auto blu?
Ci sono 90mila automobili pagate dai contribuenti. Stima prudenziale, ma abnorme se è vero gli Stati Uniti ne hanno in tutto 70mila e la Germania 54mila.
A disposizione dei politici sono circa 10mila; con autista per dirigenti e alti burocrati - 20mila. Le altre 60mila sono «auto grigie»,sono nei garage della Pa, senza autista.
Ma non basta: ci sono gli "autisti blu". 40mila, in media 1,4 per ogni vettura pubblica. Ogni 80 lavoratori pubblici, quindi, c'è un autista.
"Famo du conti":
Blu o grigia, si spende 3.300 euro all'anno solo di benzina e bollo.
In tutto 99 milioni di euro all'anno e solo per benzina e bollo. Escludendo la spesa in conto capitale per le vetture (249mila di proprietà e 35mila a noleggio) e il costo degli autisti, che dovrebbe superare nel complesso gli 800 milioni di euro all'anno!!
Questo giochetto costa agli italiani una cifra compresa tra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro all'anno.
Ma serviranno?!? Qualche curiosità dall'ultimo censimento: Spicca il dipartimento di ingegneria dell'Università di Perugia, con 5 vetture con autista in uso esclusivo, le 13 della Federazione italiana Scherma, le due dell'Istituto Nazionale per studi ed esperienze di Architettura navale o le 14 dell'Università del Sannio.
Viene da fare una considerazione in francese: "Ci stanno prendendo per il culo!"
"Guerra alle auto blu" sembrava il motto del governo che il 13 dicembre, con un decreto, decideva  la stretta sui veicoli in uso alle pubbliche amministrazioni stabilendo tetti nella spesa, nuove regole per l’uso e per l’acquisto.
L’incoerenza della politica, a quanto pare, non risparmia il governo dei tecnici.


Oltre le auto blu, anche tutto il parco dei mezzi in dotazione presso enti, comuni, province e regioni che secondo un censimento ancora in corso sarebbero oltre 70mila.
L'italiano alle prese con bilanci familiari sempre più striminziti e alle soglie di "nuovi sacrifici" conditi dalle lacrime della Fornero, han pensato "Tosti questi tecnici!".
I giornali rincarano la dose: “Stop all’auto blu come status symbol” e lo sottolinea come messaggio importante, il cambiamento di un era.


Ma dieci giorni dopo il ministero dell’Economia (del ministro in pectore, nonché senatore a vita, pure Presidente del Consiglio,Mario Monti) lancia un bando per acquistarne 400 nuove di zecca, personalizzabili con vari colori compreso un bel “blu ministeriale”. Il tutto per la modica cifra di 10 milioni di euro (25.000 euro a vettura circa).


Il 24 gennaio, sul sito del Ministero dell’economia e sul portale Aquistinretepa.it, compare un bando nel quale si annuncia proprio il contrario, cioé la disponibilità a comprare altre 400 vetture per le amministrazioni che ne faranno richiesta. La base d’asta per le imprese fornitrici è di 9.571.000 euro e il termine per le loro offerte è fissato l’8 marzo.
Le cilindrate oggetto della gara sono tutte inferiori a 1600 cc con standard minimi di equipaggiamento (climatizzatore, abs, controllo di trazione e stabilità elettronici e ovviamente airbag) e accessori facoltativi ed “extracapitolato” come sensori di parcheggio e pressione pneumatici, sistema start&stop.


Start&Stop&Reverse, è come potremmo chiamare l'accessorio di serie che i politici (ma non erano tcnici?) sembra aver utilizzato in questa occasione (mancata). Se pensate che 400 auto in fondo non sono una gran spesa, provate ad aggiungere cadauna un autista con relativo stipendio, manutenzione e oneri fiscali e assicurativi, carburante, manutenzione straordinaria e a pensar male "uso improprio" con relativo aumento di spesa.



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