05 dicembre 2011

Salva-Italia? Si salvi chi può!

le nuove tasse destinate a sommergerci
Manovra "Salva-Italia" - Così Mario Monti chiede di chiamare la manovra del suo governo fatta di “misure aggiuntive strutturali di 20 miliardi circa per il triennio” e “30 miliardi lordi di intervento” come ha spiegato anche il suo vice-ministro Grilli.

Se per i mutui destinati alle famiglie arriva un segnale incoraggiate (per quanto destinato ad un bacino ridotto), per il fronte casa non sono incoraggianti le nubi che si addensano sui portafogli dei proprietari di immobili, anche quelli che credevano di trovarsi al riparo perché possedevano solo l'abitazione detta "prima casa".

Mutui:
la dotazione del fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa è incrementata di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013.

Casa, arriva l'Imu:
arriva nel 2012 l'imposta municipale e riguarda anche «l'abitazione principale e le pertinenze della stessa». Lo prevede la bozza della manovra: l'aliquota ordinaria è dello 0,76%, mentre per l'abitazione principale è ridotta allo 0,4%.


Queste, al momento, sono le due misure più importanti che andranno a toccare il settore immobiliare dell'annunciata manovra "Salva-Italia" messa a punto dal governo Monti.
Certamente anche gli altri provvedimenti in essa contenuta andranno comunque a incidere, anche solo psicologicamente, su chi pensava di acquistare casa.

Per il momento non si vedono ancora misure o "moral suasion" che possano indurre agli Istituti di Credito del nostro Paese ad allentare la morsa sul credito ed erogare mutui alle famiglie con policy più accessibili e sopratutto tassi più abbordabili.

Continua dunque l'emoraggia delle compravendite che determina un calo di circa il 3% rispetto lo stesso periodo del''anno scorso. In realtà la diminuzione, che ai più può sembrare non troppo vistosa, è attenuta solo dagli acquisti fatti senza l'apporto di un mutuo o eventualmente con interventi sostenuti da credito immobiliare solo in percentuale ridotta rispetto al classico 80% che è la soluzione più gettonata dalle famiglia con redditi nella media.

Inoltre, sono sempre di più le banche che hanno ritoccato la loro policy con un abbassamento del LTV (Loan To Value) dell'immobile posto a garanzia arrivando anche ad un max 70% come Cariparma e BNL.







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