05 dicembre 2011

Pensioni: Lacrime di Coccodrillo

Domenica, il Consiglio dei Ministri, come ne viene data notizia dal comunicato uffficiale del governo (leggi il testo) ha approvato un decreto legge con misure urgenti "per assicurare la stabilità finanziaria, la crescita e l’equità".
Questa è stata la preoccupazione del Governo Monti, mentre gli italiani si ostinavano a far finta di niente, prendendo d'assalto tutti i centri commerciali aperti anche la domenica nella speranza di intercettare quella poca liquidità rimasta, messa da parte per la "litania" dello shopping pre-natalizio.
Mancava la pettorina arancione con la scritta "stiamo lavorando per voi" ma il nuovo esecutivo ha messo tutto se stesso per umanizzare questo enorme balzello previsto "a circa 20 miliardi di euro strutturali per il triennio 2012- 2014" con una "correzione lorda è di oltre 30 miliardi" in conto a previsti "interventi di spesa a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro per oltre 10 miliardi".
Ci ha pensato il neo ministro Fornero a farci comprendere quanto sia "costato anche psicologicamente" imporre agli italiani questo regalo natalizio. Durante la conferenza stampa, in cui tenta di giustificare le misure dettate da "vincoli finanziari" che "oggi sono severissimi",  non riesce a pronunciare la parola sacrificio, che gli si smorza in gola dopo aver ripercorso mentalmente lo sforzo psicologico sovrumano prodotto dal CdM dall'essere costretti ad infierire sulle aspettative pensionistiche degli italiani che il pudore (?), la tristezza (??), la vergogna (???) o non si sa cosa gli fa uscire solo " a chiedere un sacr..." per poi lasciarsi andare ad un motto di commozione che le riga il volto con lacrime sincere (????).
Ci pensa Super Mario a toglierla dall'imbarazzo e butta lì, dopo alcuni istanti in cui la mimica del neo ministro fa comprendere la grande difficoltà ad informare su cosa ci aspetta, un "credo che stesse per dire sacrificio, come avete capito" continuando, con il permesso del suo ministro che aveva difficoltà a riprendersi ma che gli ha fornito un assist magistrale ad "interpretare efficacemente" il sacrificio evitando di dover utilizzare l'aggettivo lacrime! Bisogna dare atto che la rappresentazione figurata di un altro aggettivo adeguato per illustrare la manova (cioè sangue) avrebbe richiesto un costo "anche psicologicamente" superiore, quindi il binomio per intero lacrime e sangue, meglio lasciarlo agli italiani!
Per che cosa, tanta emozione?
Elsa Fornero in lacrime (da ilGiornale.it)
Mario Monti, improvvisatosi relatore dei provvedimenti in capo alla Fornero, centra l'argomento con l'indicazione "deindicizzazione delle pensioni" pur tenedoci a farci sapere che "tuttavia hanno salvaguardato le pensioni minime". Questa ulteriore precisazione, senza ancora affrontare i dettagli della deindicizzazione sembrano già un mettere le mani avanti per non farci pensare subito che sono gli alligatori che divorano ogni velleità di essere ad un passo al termine della carriera lavorativa a tutti quelli alla soglia della pensione con i criteri di anzianità lavorativa fin qui conosciuti.
Nell'aria è già fluttuante la sensazione che abbiano finito la vasellina: metodo contributivo per tutti (“principio della pensione come risultato del lavoro, la pensione si calcola per tutti secondo la stessa formula” aveva già indicato precedentemente Elsa Fornero), “flessibilità nel pensionamento”, con “incentivi al proseguimento dell'attività lavorativa” e “pensionamento libero a partire da un'età minima, che non può essere troppo bassa”. L’età minima per le donne è elevata a 62 anni, mentre per le pensioni di anzianità si passa a un minimo di 41 anni e un mese di contributi (42 anni e un mese per gli uomini).
Questa era stata l'introduzione del ministro. Poi le lacrime (e sangue)!

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