20 febbraio 2012

No Mutui, No Party!

No Mutui, No Party!!
L'orgia dei mutui è finita da un pezzo.
 Ora, tutt'al più, ci si può aspettare un mutuo ogni tanto
 come un sobrio aperitivo con l'oliva.
Parlar di credito e mediazione oggi vale ancora la pena?
Se si dovesse tenere una cronaca puntuale o riportarte quanto gli altri operatori van dicendo da qui ai mesi addietro, sarebbe un ripetere la litania di "no mutui, no party".
Sta diventando monotomo sentire che quello ora ci mente "due anni" per vendere un immobile e quell'altro ha capito che le banche, il mutuo, non lo concedono nemmeno a Berlusconi perché "non ci sta dentro" al rapporto rata reddito.
"Stretta del credito" e "stagnazione del mercato immobiliare" e via che tutti snocciolano statistiche e numeri sul calo tra "ieri" e "oggi" e che la situazione e così o cosà.
Infine c'è una nuova moda:  "il Workshop"! Tutti ad organizzare incontri (forse han  pure ragione a pensare che tanto non si ha un cazzo da fare), tutti molto efferati e interessati a parlar della "nuova mediazione" e a offrir corsi, dibattiti e formazione su quanto sarà bello essere in questo settore adeguato alle nuove normative.
Ma a fine mese, questi come pagano le bollette?!?
La crisi del settore è profonda ma non si vede nessuno che abbia la bacchetta magica (o le idee) per risollevarne il destino.   Eppoi "diciamocelo"! La categoria o il senso di appartenenza, in quanto tale, non esiste e le varie associazioni sono state solo un'alibi per accedere a questa o quella convenzione.
Poi, per quanto "il collega" della porta accanto avesse lo stesso adesivo sulla vetrina, molti gli avrebbero sparato volentieri perché appartenere ad un'associazione piuttosto che a un'altra non voleva dire assolutamente rispettare alcuni canoni di deontologia e/o professionalità e questa è una delle chiavi di lettura per cui molti dicono che nei 140.000 o più mediatori iscritti, una buona percentuale era costitutita da "cani e porci"!
Lo stesso è valso con le convenzioni: Una convenzione non si nega a nessuno e così ci si è trovati a districarsi tra "zanza" e "taroccatori" dove però le banche non fcevano distinzione. O meglio, prima lasciavano che questi lavorassero all'ingrasso facendo scempio del sistema tra policy fasulle e perizie gonfiate a dismisura, poi chiudevano i rubinetti per tutti senza distinzione pure a quelli che lavoravano con correttezza.
E ogni volta a ricominciare.
Mai si è vista una banca denunciare un mediatore, un agente immobiliare o un perito anche quando la pratica si scoperta "gonfiata" in modo conclamato.
Oggi si sta pagando tutti e non da ultime, le cause di questo distonia del mercato, sono da imputare anche e sopratutto alle banche. Fino a che faceva comnodo, leggi cartolarizzazione dei mutui, hanno erogato anche agli animali e "chiuso un occhio" (altrimenti bisognerebbe pensare che erano proprio tonti) sulle qualità delle pratiche. Oggi no, "è un momento difficile" per cui casse chiuse per sistemare i bilanci dai disastri recati da loro stesse e, come cantava Guccini, " a culo tutto il resto"!

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