19 gennaio 2012

S&P in Italia al vaglio della Procura


Vi ricordate l'articolo su Goldman Sachs dove si argomentava una possibile regia o quanto meno una rete di opportunisti che lucravano sulle sfortune e le pochezze dei vari governi nel fronteggiare le crisi economiche e sopratutto la necessità di riformare gli stati?
Un'amico, dopo aver letto l'articolo me ne segnala un'altro con la nota: "...mezza conferma di qualche sospetto!"
Forse vale la pena di leggerlo ed è per questo che lo riporto integralmente, aggiungendo un consiglio che fù di Renzo Arbore usato allora in una pubblicità della birra ma quanto mai attuale per la salute della nostra mente: Meditate Gente, Meditate!

da repubblica.it economia
S&P, la Finanza nella sede dell'agenzia
Attiva anche la procura di Milano
l'ingresso di S&P a Milano
Le Fiamme Gialle stanno effettuando accertamenti negli uffici della società di rating che nei giorni scorsi ha abbassato il giudizio 1 su Francia, Italia e Spagna. Opera su incarico della procura di Trani. Nessun contatto con la procura di Milano, che avrebbe avviato da tempo riscontri paralleli sull'operato del colosso statunitense.

MILANO - La Guardia di Finanza sta compiendo verifiche nella sede milanese nell'agenzia di rating Standard & Poor's, in via S. Giovanni sul Muro. Gli accertamenti sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Trani che da tempo ha in corso un'inchiesta nei riguardi di Standard e Poor's e Moody's accusate di aver manipolato il mercato con "giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti" sul sistema economico-finanziario e bancario italiano. Parallelamente, la procura di Milano avrebbe messo nel mirino i giudizi espressi dalle principali case di rating statunitensi, ma non sono stati presi contatti con i colleghi baresi. Anche negli Stati Uniti, Standard & Poor's è finita sotto la lente del dipartimento della Giustizia per il downgrade del debito Usa e i giudizi su alcuni titoli "tossici".
 2"Standard and Poor's è sorpresa e costernata da queste indagini sulle sue
valutazioni indipendenti. Le accuse fatte sono del tutto prive di fondamento e senza merito e con forza difenderemo le nostre azioni, la nostra reputazione e quella dei nostri analisti", afferma Standard & Poor's in una nota.





La procura di Trani ha esteso gli accertamenti sulle agenzie di rating al recente downgrade di due gradini del debito sovrano dell'italia deciso da S&p venerdì scorso. Nell'inchiesta  4 vi sono già  sei indagati: tre analisti "con funzioni apicali" di S&P (Eilen Zhang, Frank Gill e Moritz Kraemer), uno di Moody's e i responsabili legali per l'Italia delle due agenzie. I tre analisti di S&P sono accusati, oltre che di "manipolazione del mercato", anche di "abuso di informazioni privilegiate" per aver "elaborato e diffuso", nei mesi di "maggio, giugno e luglio 2011 - anche a mercati aperti - notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico-finanziario e bancario italiano".

Le inchieste sono stranamente partite da Trani, dove le associazioni dei consumatori hanno inoltrato i loro esposti. Adusbef e Federconsumatori hanno accusato Moody's di aver definito a rischio il sistema bancario per il tracollo della Grecia e Standard&Poor's di aver bollato negativamente la manovra finanziaria del governo a mercati aperti e prima della stessa presentazione al consiglio dei ministri. Le ipotesi di reato sono market abuse, la manipolazione del mercato finanziario e aggiotaggio informativo. "Noi abbiamo presentato gli esposti anche a Roma e Milano, ma solo l'ufficio di Trani ha aperto un fascicolo", ha dichiarato Elio Lannuti, presidente dell'Adusbef.

La procura di Trani basa la propria competenza 5 sul fatto di essere stato il primo (ed unico) ufficio del pm ad iscrivere la notizia di reato, ma difficIlmente potrà sostenere questa tesi in giudizio. Nell'ambito dell'inchiesta sono già state sentite numerose persone - tra cui l'ex premier Prodi, il governatore di Bankitalia Draghi e il ministro dell'Economia Tremonti - ed acquisita copiosa documentazione: per ultimo, appunto, le carte relative al procedimento di 'registrazione' delle Agenzie presso la Consob per verificare la sussistenza "dei requisiti e delle condizioni" per l'esercizio di attività di rating nei confronti di "entità italiane".

L'attivismo di Trani sul fronte finanziario, si è arricchito di recente con l'inchiesta sui titoli tossici venduti dalle banche, indagando niente meno che il vice direttore generale di Banca d'Italia, Anna Maria Tarantola, e altri 7 ispettori Bankitalia, tutti coinvolti nell'inchiesta che ha portato al sequestro dei prodotti finanziari "tossici" messi sul mercato dal 2006 al 2008 dal Banco di Napoli (oggi gruppo Intesa San Paolo), e in un solo caso da Mps.


2 commenti:

italiano medio ha detto...

l'inattivismo degli italiani è ben riassunto in questo articolo.
partendo dal fatto che sono indagini e niente ancora può indurre ad un vero e proprio giudizio: il paese è alla deriva, il comportamento "Schettianiano" del paese nei confronti sia del precedente governo (a quello attuale, non mi sento di rimproverare niente...leggi impopolari, d'accordo, ma qualcuno doveva pur farle. magari andando a rubare meno sulle buste paga dei poveri dipendenti, dato che orafi e stabilimenti balneari dichiarano 1300 euro al mese; da qualche parte, bisogna pur iniziare) è ormai evidente. Tutto va male, proviamo a salvare la pellaccia e gli altri se la cavino da soli.

Che solo i consumatori di Trani si siano accorti che qualcosa non andava, che l'accanimento sull'italia di certi indici fosse eccessivamente malevolo è qualcosa di indecente a questo punto.
DALLE ALTE CARICHE NEANCHE UN COMMENTO? dopo i declassamenti solo un "andiamo avanti lo stesso"? forse è ovvio, "loro" non ne risentono e neppure ne risentiranno.
2 luoghi comuni, in rigorosa sequenza mi affiorano alla mente...
1) Chi controlla il controllore?
Ma va bene, dato il buonismo di noi italiani. Ci si accorge di essere nel guano solamente quando ormai lo si sente sulle labbra, non quando lo si odora.

2) A pensar male si fa peccato, ma molte volte ci si azzecca.

Suonerà questa sveglia?

italiano stanco ha detto...

A italiano medio...
E' difficile non esser d'accordo con quanto esposto nell'articolo, anche perché fatto senza cattiveria (eccessiva) e non urlato.
La tua disamina mi sembra condivisibile ma lasciami dissentire, almeno come contributo pratico alla discussione, sul non rimproverare nulla a questo governo. Oggi avremo delle conferme con il rilascio del nuovo decreto e quindi potremo meglio valutare ma a parte l'impopolarità che spesso viene sbandierata dai media per ottenre l'effetto contrario di far apparire qualcuno come chi si immola per il bene comune, i provvedimenti fin qui visti non hanno poi tutelato un gran ché i poveri dipendenti perché se il salasso è stato mite con la busta paga, non ha risparmiato la spesa di tutti i giorni (carburanti e conseguenti aumenti a catena, casa, monopoli di stato, ecc.).
Per ora la sveglia sembra esser suonata solo per taxisti e farmacisti perché cercano di difendere le proprie posizioni (e non proprio con tutti i torti). Forse ci accorgeremo troppo tardi che il problema riguarda tutti ma, sempre a pensar male, fino ad ora pare che si usi la stategia di toccare alcuni tasti alla volta in modo che alla fine si sia tutti contro tutti!

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