24 gennaio 2012

Lo Spread e le nostre disgrazie


C'è chi l'aveva detto
La nostra vita è gestita da asini?
Oggi si dibatte "dopo" (vecchia usanza italiana) su decreti vari, liberalizzazioni, governo legittimo o illegittimo, presunte liberallizzazioni e piano piano scema l'attenzione sullo spread e quanto questo sia stato determinante su ciò che ci aspetta nel  futuro, sia esso di duri sacrifici o di radiose riprese più o meno lunghe a venire.

Ma a novembre, quando già si intravvedeva la tempesta e ci tranquillizzavano dicendo che "l'Italia non è l Grecia", quando solo qualche giorno prima lo Spread aveva superato la quota 450 punti e più che un campanello d'allarme, avrebbe dovuto rappresentare tutte le campane di San Pietro!
Gli italiani potevano però sentirsi rassicurati e creder che nulla cambiava perché si continuava ad offrir loro l'immagine emblematica di "quattro amici al bar" rappresentata dai soliti politici dei maggiori partiti che perpetuavano il "solito battibecco di tutto e niente " nel salotto buono" di Porta a Porta da Vespa.
Per chi fosse stato un amante della zapping, avrebbe però pescato contemporaneamente su Rai 3 (che in verità ho sempre considerato una TeleKabul) il programma LineaNotte che mandava in onda un'intervista che  non poteva essere più chiarificatrice di quanto veramente sarebbe successo a seguito di determinati comportamenti, figli di un'inadeguatezza della nostra classe politica (più che la malafede, è l'ignoranza che ha prevalso).



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Chi si fosse sintonizzato in quel momento e non avesse saputo chi è Oscar Giannino, avrebbe immaginato di trovarsi di fronte ad uno strano tipo (Giannino eccentrico lo è), vestito in modo ancora più strano (vien da pensare che abbia messo il pigiama sopra la vestaglia).
Se però si superava l'apparenza e si ascoltava quella che ai più attenti è sembrata una vera lezione da master, quelle del tipo che quando chi spiega fa comprendere con naturalezza cose tecniche, mentre altri (i politi?) spiegano e spiegano ma non saranno mai chiari perché non han capito nulla nemmeno loro. E se non hanno capito il problema, non potevano avere la soluzione!

Il tutto spiegato in otto minuti. Quando senti certe cose, ti verrebbe da prendere il telefono e chiamare tutta la rubrica e invitare conoscenti e parenti a sintonizzarsi subito e non perderne una parola.  Forse avremmo vissuto questa crisi con più consapevolezza, forse avremmo fatto sentire la nostra voce. Non l'ho fatto.
Lo propongo ora, secondo me sono otto minuti ben spesi.
Per capire che alcune cose si possono prevedere, che è necessario cercare delle fonti credibili, che ci sono momenti in cui è necessario chiedere ai nostri politici che smettino di raccontarci cazzate!

Oscar Giannino prospetta un futuro nero

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