08 gennaio 2012

Imprenditori nell'immobiliare, ne vale ancora la pena?

Immobiliare: quale futuro?
Prospettive 2012


Per gli ottimisti che sperano in una ripresa del mercato immobiliare, non ci sono buone notizie.
Il problema non risiede nella previsione che gli Italiani, grazie a Salva-Italia e affini, diventeranno più poveri ma va ricercato in un aspetto che il settore non può più sottovalutare: La Stretta del Credito.
Oggi va di moda chiamarla Credit Crunch e con esso si indica  un calo significativo (o inasprimento improvviso delle condizioni) dell'offerta di credito al termine di un prolungato periodo espansivo, in grado di accentuare la fase recessiva.
Per l'Italia, in verità, il periodo espansivo è terminato da un pezzo e ciò che produce tale fenomeno è più vicino a quanto avverrebbe sull'onda di fallimenti bancari e ritiro della liquidità e le banche sono spinte ad  applicare una chiusura del credito per evitare esse stesse il fallimento.
Per farla breve, con spread che si innalzano di continuo, rimangono in pochi a potersi permettere un mutuo per acquistare un immobile, che sia la prima o la seconda casa.
Oggi si chiudono sempre più quelle operazioni dove chi acquista ha il potenziale per pagare senza dover richiedere un finanziamento ma anche in questo caso, dato che sono rari i clienti che possono permettersi di sborsare l'intera cifra in contanti, anche quegli acquirenti che il mutuo potrebbero permetterselo dovendo richiedere degli interventi spesso sotto il 50% del valore dell'immobile, preferiscono aspettare tempi migliori perché il fatto di avere liquidità disponibile non significa essere disposti a regalare soldi alle banche per effetto di tassi stratosferici.

E i prezzi degli immobili?
Il 2011 per il mercato immobiliare italiano, si chiude all’ insegna della stagnazione o leggerea diminuizione dei prezzi degli immobili. A Milano e Roma prezzi fermi, a Napoli in diminuizione soprattutto verso la fine dell’ anno.
Se per chiudere un'operazione l'acquirente deve far ricorso ad un mutuo di 130.000 € con una rateizzazione trentennale, dovrà far fronte ad un esborso mensile di circa 640 € (valore medio) ma per accedere al credito dovrà dimostrare di avere almeno un reddito complessivo famigliare di 2.134 € al mese (2.560 € per quelle banche che già oggi hanno un rapporto rata/reddito del 25%) e la condizione da aggiungere è quella di non avere altri prestiti in corso e di non essere più di 3 nel nucleo famigliare.
Dunque, fare oggi l'Agente Immobiliare è sempre più arduo. Forse vale la pena capire quali sono i nuovi settori, sempre attigui all'immobiliare, che possono diversificare un core business che rischia di diventare sempre più asfittico.
Nei prossimi giorni, pubblicheremo degli articoli dove cercheremo di capire quali nuovi spazi esplorare per un 2012 immobiliare meno grigio, riportando delle iniziative che alcuni colleghi hanno intrapreso con sosddisfazione.





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