18 gennaio 2012

Il nuovo Dominus dei Mediatori, chi è?

Organismo di gestione degli albi mediatori creditizi e agenti in attivita' finanziaria
L'OAM è il nuovo organismo che si materializzato per vigilare e guidare il mondo creditizio verso una nuova era (che però tarda a venire e non se ne vede ancora traccia all'orizzonte).
L'organo è stato costituito con l'adesione il 13 dicembre scorso (è già passato un mese) a Roma per gestire i due albi dei mediatori creditizi e degli agenti in attivita' finanziaria con' compiti di formazione e di vigilanza con poteri ispettivi e sanzionatori.

Il comitato di gestione dell'Organismo e' stato pensato per cinque membri nominati dal ministero dell'Economia su indicazione della Banca d'Italia. Maurizio Manetti ha le funzioni di presidente, gli altri membri sono Andrea Ciani, Michele Faldella, Vittorio Francoli e Ranieri Razzante.





Maurizio Manetti, chi è?
Maurizio Manetti
Nominato direttore generale, nel marzo 2010, di Flumen Communications Companies, una holding di partecipazioni attiva nell’area della comunicazione attraverso le controllate Brand Portal e Spqr Network, operative a Milano e Roma, e la sigla The Name a Roma, Madrid e Londra, annuncia l’ingresso di Maurizio Manetti come direttore generale.
Manetti, 63 anni, prima di  Flumen vanta una carriera carriera svolta con ruoli manageriali all’interno di  aziende, italiane e non, in particolare nell’ambito delle risorse umane. Dal 1968 al 1986, ha lavorato in Ibm, ricoprendo posizioni professionali e manageriali nei sistemi informativi e, successivamente, nella direzione del personale. Nel 1986 è diventato direttore risorse della Data General Italia. Dal 1991 è stato direttore centrale servizi di Compass e di altre società del Gruppo Mediobanca, con la responsabilità di gestire le risorse umane, tecniche e logistiche.

Maurizio Manettti, cosa pensa?
In un'intervista rilasciata dopo il suo insediamento dava priorità alla stesura dello statuto (necessario) che però sembra debba avere un parto non proprio rapido (non è bastato un mese per il documento) se si pensa che una volta preparato in bozza dovrà essere ancora vagliato da MeF e Bankitalia e poi passato alla rifinitura.


Riforma non chiara
Partenza a razzo per andare dove? A capire la riforma visto che è necessario "chiarire alcuni punti che meritano degli approfondimenti perché la legge sia interpretata al meglio" e questo prevedera ulteriori incontri con MeF e BdI. Se è poco chiara a loro, figuriamoci agli operatori!

Vi sono altre preoccupazioni perché quando si parte per una nuova avventura, vi sono quei preparativi forse tediosi ma necessari per far funzionare il tutto ed è per questo che il presidente fa sapere che "dobbiamo trovare i locali per la nostra sede, dotarci di mezzi e strutture adeguati, mantenere in equilibrio costi e ricavi", ma chi dovrà coprire questi costi e dovrà contribuire a realizzare i ricavi ancora non ci è dato a sapere (oppure lo immaginiamo?).
Ci conforta sapere invece che è già stato indicato chi terrà un contatto con le Associazioni di categoria nella persona di Andrea Ciani e che la scelta è stata posta su di lui "non solo perché è un legale".

Ma è possibile che non ci sia una prima parola od una forma di attenzione per mediatori creditizi e agenti in attivita' finanziaria che aspettano trepidanti di conoscere la loro sorte? Chessò, una parola di conforto, una rassicurazione... Ah, si, qualcosa c'é: dato che l'obiettivo comune è di raggiungere "che questo settore raggiunga quella qualità, quella dignità e quella professionalità che tutti si aspettano"  e non manca la sensazione che "Siamo tutti consapevoli che questo è un settore delicato, dove un po’ di pulizia va fatta"
Speriamo bene... ?



2 commenti:

Ruggero Nangeroni ha detto...

Ma ci rendiamo conto che questa gente non sa nulla di noi??? Sono espressione delle banche, proprio di quelle a cui i mediatori non sono mai andati a genio e che sperano di seppellire definitivamente la categoria, trasformandoci in loro agenti e sempre e solo alle loro condizioni...E' una VERGOGNA!!!!

un pò inc****to ha detto...

Si sta consumando il più grande licenziamento in massa della storia italiana e tutto si sta consumando nell'indifferenza più totale, anche degli stessi interessati. Dove sono le proteste a ciò che sta avvenendo? Con alcuni colleghi abbiam verificato cosa vorrebbe dire "mettersi a norma" e il problema (che comunque è un gran problema) non è solamente trovare i 120.000 € di capitale! Una società con questa configurazione costerebbe dai 60.0000 agli 80.000 € all'anno! Ma quali sono quegli autonomi che oggi, al pari dei mediatori, sono obbligati a sostenere questa rivoluzione? Vallo a dire ad un idraulico o ad un avvocato che per continuare a fare il suo lavoro deve sborsare tutti questi soldi! Altro che nero!!!

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