28 febbraio 2012

Agenda e Borse

Dati di chiusura
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in ribasso con le vendite che si sono concentrate sul comparto bancario. Il Tesoro italiano ha collocato con successo questa mattina Bot per complessivi 12,5 miliardi di euro e i rendimenti del Buono ordinario a 6 mesi hanno toccato i minimi dal settembre 2010. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,09% a 16.308 punti, mentre il Ftse All Share è arretrato dell’1% a quota 17.336. Ubi Banca è scivolata nelle ultime posizioni del paniere principale con un ribasso del 6,19% a 3,364 euro in scia al downgrade di Deutsche Bank. Male anche gli altri titoli del settore: Mps ha ceduto il 4,34% a 0,375 euro, Banco Popolare il 4,14% a 1,366 euro, Bpm il 3,67% a 0,475 euro, Unicredit il 2,31% a 3,804 euro, Intesa SanPaolo lo 0,40% a 1,484 euro. Pesante scivolone di Finmeccanica (-6,41% a 3,886 euro) dopo una settimana borsistica decisamente brillante. Telecom Italia ha svettato sul paniere principale con un rialz o del 2,77% a 0,891 euro dopo la brillante performance di venerdì scorso in scia ai risultati preliminari 2011 e all’aggiornamento del piano industriale 2012-2014. Il titolo ha beneficiato anche dell’upgrade di Exane BNP Paribas. Bene anche Impregilo che ha mostrato un progresso dell’1,82% a 2,57 euro.
Le borse europee hanno chiuso la prima seduta dell’ottava in sostanziale parità. A Parigi il Cac40 ha evidenziato un calo dello 0,74% a 3.441,45 punti, -0,33% per il londinese Ftse100 a 5.915,55, -0,22% del Dax a 6.849,6 e +0,11% dell’Ibex a 8.537,2.



Chiusura Borse Usa
Chiusura in parità per gli indici a Wall Street. Dopo i minimi registrati nella prima parte, le borse Usa hanno recuperato terreno in scia del miglioramento, +2% m/m, messo a segno dal dato relativo i compromessi per l'acquisto di abitazioni. Il Dow Jones ha chiuso a 12.981,51 (-0,01%) punti, +0,14% per lo S&P a 1.367,59 e +0,08% del Nasdaq a 2.966,16. Le indicazioni arrivate dal fronte macro hanno spinto al rialzo Lennar (+2,11%), D.R. Horton (+1,86%) e KB Home (+1,14%).
Tra le altre notizie del giorno +2,82% per Wells Fargo che ha capitalizzato il giudizio positivo espresso dal guru di Omaha Warren Buffett. Due velocità per Disney (+0,8%), promossa da "neutral" a "conviction buy" da Goldman Sachs (+0,31%), e Netflix (-2,02%), su cui Raymond James ha ridotto la valutazione ad "underperform" dal precedente "market perform". Tra le società che hanno presentato i conti +0,66% per Lowe's, che ha chiuso il quarto trimestre con un utile di 322 milioni di dollari. Tra le altre notizie +1,84% per El Paso nel giorno della cessione della divisione EP Energy Corp. per 7,15 miliardi di dollari e +1,46% per Motorola Solutions che ha riacquistato 23,7 milioni di azioni proprie dal miliardario Carl Icahn.


Chiusura Tokyo
Chiusura all'insegna degli acquisti per la Borsa giapponese. A Tokyo, l'indice Nikkei ha fermato le lancette a quota 9.722,52 punti, registrando una crescita di quasi l'1% (+0,92%). Positivo anche il Topix che è salito dello 0,39% a 838,48 punti.


Agenda Macroeconomica
Giornata abbastanza densa di indicazioni macro. In mattinata verrà diffusa la lettura finale della fiducia dei consumatori relativa al mese di febbraio in Europa e l'inflazione tedesca sempre a febbraio (preliminare). Nel pomeriggio negli Stati Uniti gli investitori guarderanno in particolare alla fiducia dei consumatori di febbraio, attesa in rialzo a 63 punti.


Agenda di oggi
In agenda i risultati di Acerinox, Bouygues, Luxottica, Office Depot, Tomtom.


Up/Downgrade: i giudizi di oggi
Lafarge: Bernstein abbassa il rating a underperform dal precedente neutral
Nestle: Morgan Stanley alza il rating a overweight dal precedente equal weight
SabMiller: Nomura taglia a neutral dal precedente buy
Hannover Re: Exane taglia il rating a underperform dal precedente neutral
Procter and Gamble: BofA Merrill Lynch alza il rating a buy dal precedente neutral


Saras: nel IV trim. utile netto adj. a 10,3 mln di euro, +17% per i ricavi
Saras ha registrato nel quarto trimestre del 2011 un utile netto adjusted per 10,3 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,5 milioni riportata dodici mesi prima. Il giro d'affari della società petrolifera della famiglia Moratti hanno evidenziato una crescita del 17%, passando a 2,94 miliardi dai 2,5 miliardi dell'analogo trimestre nel 2010. Per l'intero esercizio Saras ha visto le vendite salire del 28% a 11,03 miliardi e la perdita netta rettificata attestarsi a 18,5 milioni, in miglioramento dal rosso di 43,9 miliardi del 2010. "Guardando al futuro, le condizioni economiche della Zona Euro continuano a preoccupare - si legge in una nota - In tale scenario, Saras conferma e rafforza l’impegno nel proseguire l’implementazione del “progetto focus” per razionalizzare ulteriormente i costi operativi, e ottenere nuovi incrementi di efficienza produttiva ed efficacia delle operazioni industriali".


Peugeot, pronta a cedere una quota pari a 7% a GM (Bloomberg)
Peugeot è pronta a cedere una partecipazione pari al 7% a General Motors, nell'ambito di un'alleanza strategica tra le due case automobilistiche. L'annuncio ufficiale potrebbe arrivare già questa settimana. Ad anticipare l'operazione è l'agenzia Bloomberg, che cita fonti vicine alle trattative. Al momento nessun accordo definitivo è stato raggiunto tra il gruppo francese e quello statunitense e l'entità della quota in discussione potrebbe variare.


Bayer: nel IV trim. profitti a 397 mln di euro, +2% per i ricavi
Bayer ha chiuso il quarto trimestre 2011 con un utile netto per 397 milioni di euro (48 centesimi per azione) contro la perdita netta per 145 milioni (18 centesimi per azione) registrata nell'analogo periodo nel 2010. Su base adjusted l'utile per azione del colosso chimico tedesco si è attestato a 97 centesimi per azione, in linea con le attese del mercato. Le vendite trimestrali di Bayer hanno raggiunto quota 9,19 miliardi di euro, in leggera salita del 2% rispetto ai 9,01 miliardi di un anno prima (consenso a 9,12 miliardi). Per Marijn Dekkers, numero uno della società di Leverkusen, il 2012 è iniziato positivamente. I ricavi sono tuttavia attesi in rialzo di solo il 3%.


Grecia: nuovo taglio di rating da S&P, è ad un passo dal fallimento
Default sempre più vicino per Atene. E' questa l'opinione di Standard and Poor's che ha nuovamente rivisto al ribasso il rating della Grecia portandolo a "SD", ossia a deafult selettivo o parziale, ultimo livello prima del default vero e proprio. Una decisione arrivata pochi giorni dopo il lancio dello swap ai creditori privati dopo il difficile accordo raggiunto una settimana fa.

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