Dati di chiusura
Piazza Affari sale con dati sul
mercato del lavoro Usa migliori delle attese e il Ftse Mib chiude in rialzo
dell'1% a 16.439 punti, poco distante dai massimi di giornata. Il Ftse All Share
ha invece terminato la seduta in progresso dell'1,06% a 17.427 punti. Anche
nella seduta odierna i riflettori si sono accesi sui titoli bancari, soprattutto
Pop. Milano (+9,48% a 0,5 euro) e Banco Popolare (+5,20% a 1,416 euro). Tra i
singoli titoli è da segnalare la performance di tutto rispetto di Fondiaria-Sai,
più volte sospesa nel corso della giornata per eccesso di rialzo. Il titolo ha
chiuso in rialzo del 14,74% a 1,012 euro in attesa della definizione del
rapporto di concambio per la fusione con Unipol. Chiusura tutta in territorio
positivo per i listini europei, spinti al rialzo nella seconda parte dai dati
relativi l’andamento del mercato del lavoro statunitense. A Londra il Ftse100 ha
chiuso con un +1,81% a 5.901,07 punti, +1,67% per il tedesco Dax a 6.766,67
punti, +1,52 % del Cac40 3.427,92 e +1,01% dell’Ibex che termina l’ottava a
8.861,2.
Chiusura Borse Usa
Chiusura di ottava tutta con il
segno più per i listini statunitensi. Grazie alla spinta arrivata dal mercato
del lavoro, lo S&P ha terminato in rialzo dell’1,46% a 1.344,9 punti, il Dow
Jones con un +1,46% si è portato a 1.344,9 punti ed il Nasdaq è salito
dell’1,61% a 2.905,66. Per gli ultimi due indici si tratta rispettivamente del
massimo dal maggio 2008 e dal 2000. I tre indicatori su base settimanale hanno
rispettivamente messo a segno un +2,17, un +1,59 ed un +3,16 per cento. A
gennaio la disoccupazione statunitense è scesa ai minimi da quasi 3 anni
all’8,3% mentre il saldo delle buste paga ha evidenziato un incremento di 243
mila unità. Gli analisti avevano previsto un tasso di disoccupazione in linea
con il precedente (8,3%) ed una crescita delle non farm payrolls di 170 mila
unità. Meglio delle attese anche l’Ism non manifatturiero, salito a 56,8 punti,
mentre ha deluso il dato relativo gli ordini alle imprese, nonostante un rialzo
dell'1,1%. Nel comparto finanziario, segno più per JPMorgan Chase (+1,94%), BofA
(+5,23%) e Wells Fargo (+2,44%) accusate dal procuratore generale dello Stato di
New York, Eric Schneiderman, di aver messo in campo pratiche illegali
nell’ambito dei pignoramenti delle abitazioni. Tra le altre notizie del giorno,
acquisti su Micron (+2,98%), nel giorno della morte del Ceo Steve Appleton in un
incidente aereo, e Urban Outfitters (+4,71%), che ha annunciato il ritorno di
Tedford Marlow alla guida della società. -1,92% sul Nasdaq per Research In
Motion, penalizzata, dopo meno di due mesi dall'upgrade, dal taglio del giudizio
ad "underperform" da parte degli analisti di Jefferies.
Chiusura Tokyo
Avvio di settimana positivo per la
Borsa di Tokyo che ha beneficiato dei positivi riscontri arrivati venerdì scorso
dal mercato del lavoro Usa con un nuovo calo del tasso di disoccupazione e il
ritmo di crescione di posti di lavoro ai massimi dall'aprile 2011. Numeri che
hanno allontanato la prospettiva di un nuovo piano di QE da parte della Fed
favorendo così in rafforzamento del dollaro rispetto allo yen. L'indice Nikkei
ha chiuso la seduta a quota 8.929,20 punti, in progresso dell'1,10%.
Agenda Macroeconomica
Solo due gli appuntamenti
macro di rilievo per questo inizio settimana. In mattinata arriverà il dato
europeo sulla fiducia degli investitori a febbraio, mentre a mezzogiorno si
avranno i dati sugli ordini industriali tedeschi a dicembre. Continua la
stagione delle trimestrali.
Agenda di oggi
In agenda i risultati di Hasbro e
Lazard.
Up/Downgrade: i giudizi di oggi
Mediolanum:
Barclays alza il target price a 2,84 euro dal precedente 2,74 euro
Fondiaria-Sai: Barclays abbassa il target price a 0,95 euro dal precedente
0,97 euro
Autogrill: Deutsche Bank abbassa il rating a hold dal precedente
buy
Allianz: Barclays taglia il target price a 111 euro dal precedente 114
euro
Deutsche Post: Macquarie abbassa il rating a neutral dal precedente
overweight
Emak: la controllata Comet U.S.A. acquisisce il 90% della
statunitense Valley Industries
Emak ha annunciato che Comet U.S.A.
(controllata americana di Comet, a sua volta controllata dalla società emiliana)
ha sottoscritto l’accordo per l’acquisizione del 90% del capitale sociale di
Valley Industries. Valley Industries distribuisce componenti e accessori per i
settori industriale e agricoltura. Il valore di Valley Industries è stato
determinato in 16,6 milioni di dollari e quindi il prezzo per l’acquisizione è
pari a 15 milioni. Il rimanente 10% rimarrà in possesso di Jeff Savage, attuale
Direttore Generale e co-fondatore della società. Il contratto prevede la stipula
di un “Put and Call Option Agreement” che permetterà a Savage di esercitare
un’opzione di vendita del proprio 10% a Comet U.S.A. ad un prezzo definito al
termine del 5° anno successivo al closing. Se l’opzione non verrà esercitata
scatterà una call a favore di Comet USA alle medesime condizioni.
Italcementi: +1,3% per il fatturato 2011, indebitamento in calo
di 100 milioni
Il Cda di Italcementi ha esaminato i dati relativi
le vendite nell’esercizio 2011. “L’esercizio 2011 –si legge nella nota diffusa
dalla società- è stato caratterizzato, dopo un positivo primo trimestre, da una
ripresa della crisi economica che perdura nei principali Paesi industrializzati
da ormai un quinquennio e che ha negativamente condizionato la domanda di
materiali da costruzione”. Nel corso dell’esercizio il fatturato consolidato è
cresciuto dell’1,3% a 4.721 milioni di euro mentre la posizione finanziaria
netta di esercizio (-2,1 miliardi di euro) segna un miglioramento di circa 100
milioni rispetto ai livelli di fine settembre.
Julius Baer: profitti 2011 in calo del 27%, AuM stabile a 170
mld chf
Julius Baer Group ha archiviato il 2011 con l'utile netto
in deciso calo a 258 milioni di franchi svizzeri. Rispetto al 2010 l'utile
risulta in calo del 27%. L'assets under management (AuM) risulta sostanzialmente
stabile a quota 170 miliardi di chf. Gli afflussi netti totale sono stati pari a
10 mld, nella parte alta del target 4-6%. Proposta la distribuzione di un
dividendo ordinario di 0,60 chf per azione e di un dividendo speciale di 0,40
chf.
Marchionne: cedute 600 mila azioni ordinarie Fiat e Fiat
Industrial
L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne,
ha ceduto una parte delle 4 milioni di azioni ordinarie Fiat e 4 milioni di
azioni ordinarie Fiat Industrial, attribuitegli in forza del piano di Stock
Grant deliberato dall’assemblea degli azionisti il 27 marzo 2009 e modificato da
quella del 25 marzo 2010, al fine di fare fronte ad una parte degli oneri
fiscali derivanti dalla assegnazione. Le operazioni di cessione dei titoli sono
state effettuate sul mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana e hanno
avuto ad oggetto 600 mila azioni Fiat ordinarie e altrettante azioni Fiat
Industrial ordinarie, ad un prezzo unitario medio di cessione rispettivamente di
4,65744 euro e di 7,960085 euro. Nei prossimi giorni circa ulteriori 370 mila
azioni ordinarie di entrambe le società verranno cedute, sempre sul mercato
regolamentato, per le medesime finalità.
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