14 febbraio 2012
13 Febbraio, la giornata
Dati di chiusura
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in ribasso pagando la frenata dell’Eurogruppo sul via libera al nuovo piano di aiuti alla Grecia. Lo spread Btp-Bund è risalito sopra quota 360 punti base. Sul fronte Usa la prima lettura di febbraio della fiducia dell’Università del Michigan si è attestata a 72,5 punti, sotto le attese degli analisti che indicavano 74 punti. E così a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,76% a 16.361 punti, mentre il Ftse All Share è arretrato dell’1,57% a quota 17.348. Le vendite hanno colpito i titoli del compatto bancario: Unicredit ha ceduto il 4,74% a 4,224 euro, Ubi Banca il 4,77% a 3,754 euro, Intesa SanPaolo il 3,55% a 1,52 euro, Bpm il 2,35% a 0,477 euro, Banco Popolare il 3,74% a 1,363 euro. In controtendenza Mps che ha guadagnato lo 0,72% a 0,321 euro. Nelle ultime posizioni del Ftse Mib è finita anche Fiat Spa che ha lasciato sul parterre il 3,28% a 4,602 euro. Finmeccanica ha perso il 2,67% a 3,424 euro visto che sembra allontanarsi definitivamente la mega commessa indiana. La separazione di Snam (+0,28% a 3,53 euro) da Eni (-0,87% a 17,08 euro) resta sempre un tema di fortissima attualità. Secondo il Sole 24 Ore un emendamento al decreto liberalizzazioni potrebbe accelerare la separazione proprietaria della rete gas dall’Eni, che dovrebbe essere avviata con un decreto entro maggio e concludersi entro la fine del 2012.
L’ottava dei listini europei si chiude con il segno meno. La performance peggiore è quella registrata dal Cac40, sceso di un punto e mezzo percentuale (-1,51%) a 3.373,14 punti, -1,41% per il Dax che si porta a 6.692,96, -1,18% dell’Ibex a 8.797,1 e -0,73% per il Ftse100 a 5.852,39.
Chiusura Borse Usa
Chiusura di ottava in territorio negativo per Wall Street, penalizzata dalle tensioni in arrivo dall’Europa e da alcune indicazioni macroeconomiche. Il Dow Jones e lo S&P hanno chiuso in calo dello 0,69% a 12.801,23 ed a 1.324,64 punti, -0,8% invece per il Nasdaq a 2.903,88. Segno meno anche per il saldo settimanale con i tre indici che hanno rispettivamente messo a segno un -0,47, un -0,17 ed un -0,06 per cento. In evidenza anche l’indice Vix, che con un rialzo dell’11,6% è tornato sopra quota 20 punti (20,79) per la prima volta da due settimane. Per quanto riguarda i dati macro, rosso di 48,8 miliardi per la bilancia commerciale a dicembre (consenso -48,5 miliardi) mentre il dato preliminare relativo la fiducia dei consumatori misurata dall'Università del Michigan a febbraio si è attestato a 72,5 punti (74 punti).
Tra le società che hanno presentato i conti, rally per LinkedIn (+17,76%), che nel quarto trimestre ha registrato un balzo delle vendite del 105% a 167,7 milioni, e -1,81% per il colosso dei viaggi online Expedia, che negli ultimi 3 mesi del 2011 ha visto gli utili scendere a 162,1 milioni di dollari. Due velocità anche per Electronic Arts (-2,52%) e Conocophillips (+0,98%). Sul produttore di videogames è arrivata la bocciatura da parte degli analisti di Macquarie Securities a "neutral" mentre Deutsche Bank ha alzato la valutazione sul colosso del comparto energetico a “buy”.
Chiusura Tokyo
La Borsa di Tokyo inaugura la settimana in positivo, spinta al rialzo dall'ok giunto dal Parlamento greco alle nuove misure di austerità. L'indice Nikkei ha terminato gli scambi in progresso dello 0,58% a 8.999,18 punti mentre il Topix si è attestato a 781,68 punti avanzando dello 0,34%.
Agenda Macroeconomica
Nessun dato macro rilevante previsto in uscita.
Agenda di oggi
In agenda i risultati di Deutsche Boerse, Edison, Rcs Mediagroup, Saipem.
Up/Downgrade: i giudizi di oggi
De Longhi: Mediobanca alza il rating a outperform dal precedente neutral
Michelin: JP Morgan taglia prezzo obiettivo da 72 a 63 euro, rating overweight
Alcatel Lucent: JP Morgan taglia prezzo obiettivo da 2,2 a 2 euro, rating neutral
Barclays: Nomura abbassa il rating a neutral dal precedente buy
Mediolanum: BofA Merrill Lynch alza il rating a buy
Germania: prezzi all'ingrosso fermi al 3% annuo
I prezzi all'ingrosso tedeschi a gennaio si sono attestati all'1,2% mensile, rispetto allo 0% della rilevazione precedente. Il dato annuo è invece rimasto fermo al 3%, come nel mese precedente.
Italia: S&P’s prende di mira le banche, tagliato rating di 34 istituti
L’agenzia di rating Standard & Poor's ha annunciato di aver ridotto il merito di credito di 34 istituzioni finanziarie italiane. Il downgrade segue quello del merito sovrano a “BBB+” annunciato lo scorso 13 gennaio. Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca l’agenzia ha tagliato il rating da “A” a “BBB+”. Il giudizio su Ubi Banca passa da “A-“ a “BBB+” mentre quello su Mps, Banca Popolare dell'Emilia Romagna ed il Credito Emiliano scende da “BBB+” a “BBB”. In calo infine da “BBB” a “BBB-“ la valutazione sul Banco Popolare, sulla Banca Popolare di Milano e su Banca Carige.
Enel: tutto esaurito per il bond retail, chiusura anticipata e offerta alzata a 3 miliardi
Enel ha annunciato di essersi avvalsa della facoltà di aumentare il valore nominale complessivo dell’offerta di obbligazioni retail fino a 3 miliardi di euro. La società ha inoltre annunciato che a seguito dell’integrale collocamento di 3 milioni di obbligazioni (da 1.000 euro di nominale) la chiusura del periodo di offerta è stata anticipata al 13 febbraio.
Grecia: il Parlamento vota sì al nuovo piano di austerity
Con 199 sì e 74 voti contrari nella tarda serata di ieri il Parlamento greco ha dato il via libera alle nuove misure di austerity che vanno incontro alle richieste della troika (Ue, Bce, Fmi) per pervenire alla concessione del secondo piano di aiuti da 130 mld di euro. La giornata di ieri è stata caratterizzata da violenti scontri in piazza ad Atene e Salonicco. Nella capitale greca sono stati circa 60 i feriti negli scontri tra polizia e manifestanti.
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