CPI obbligatorie addio? |
Questo dovrebbe porre fine al conflitto d’interesse che fino ad oggi era sicuramente penalizzante per i consumatori.
In verità questo conflitto continuerà fino al 2 aprile 2012, la data in cui entrerà in vigore la disposizione. Isvap ha ritenuto di concedere agli operatori "un congruo periodo di adeguamento" e il tutto è stato deciso dopo un percorso di consultazioni che ha visto coinvolte anche le Associazioni dei Consumatori.
In cosa consisteva il conflitto d'interesse?
L'offerta di polizze legate ai mutui seguivano una prassi sicuramente viziata dalla doppia veste degli "intermediari" che coincideva tra chi proponeva l'offerta e il beneficiario.
Non stimo parlando di bruscolini ma di un mercato – quello delle polizze connesse a mutui e prestiti da
parte di banche e intermediari finanziari - che ha raccolto 2,4 miliardi di euro nel 2010.
L'Isvap aveva indagato il fenomeno già nel 2009 e la fotografia emersa, evidenziava queste "stranezze":
- le polizze abbinate a mutui e prestiti, sebbene non obbligatorie, sono di fatto imposte dalla banca e dagli intermediari finanziari al cliente quale condizione per accedere al mutuo o al prestito;
- le polizze sono vendute quasi esclusivamente in forma di premio unico, da pagareanticipatamente all’atto dell’accensione del mutuo o prestito, spesso con aggiunta del premio all’importo finanziato;
- la banca (o l’intermediario finanziario) richiede al cliente di essere designata come beneficiaria o vincolataria delle prestazioni offerte dalla polizza allo scopo quasi esclusivo di soddisfare propri interessi (protezione della posizione creditoria, riduzione del capitale di vigilanza, immediatezza della riscossione in caso di sinistro);
- la banca (o l’intermediario finanziario) ottiene il soddisfacimento di tali interessi facendo gravare il costo della polizza sul cliente e richiedendo l’applicazione di provvigioni esorbitanti;
- a causa di tali politiche di prezzo, le polizze in abbinamento a mutui o prestiti presentano aliquote provvigionali medie più elevate (44% con punte del 79%) rispetto a quelle distribuite dagli agenti (20%).
L'Isvap non si è data per vinta e per metter fine alle storture (ad esempio: sono risultati casi in cui ad un cliente di 40 anni per un’assicurazione temporanea per il caso di morte a copertura di un mutuo ventennale di 200.000 euro è stato chiesto un premio in unica soluzione di 9.636 euro, di cui 3.854 euro per la copertura tecnica del rischio e 5.782 euro per costi complessivi, di cui 5.011 a titolo di provvigione per l’attività di intermediazione, ossia il 52% del premio complessivo).
Dall'applicazione di questo nuovo provvedimento, gli intermediari finanziari, nel momento in cui erogheranno un mutuo, non potranno essere beneficiari delle polizze che distribuiranno. Non dovrà più succedere dunque che alle famiglie vengano gravate da provvigioni irragionevoli che allo stato odierno - complice una lettura poco attenta del contratto - stanno pagando nelle rate del mutuo.
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