Per i coniugi separati o divorziati si stabiliranno alcune regole per arrivare ad una soluzione "condivisa": a pagare la nuova imposta sulla casa sarà chi ci abita. Ai fini dell’Imu vale dunque il «diritto di abitazione».
Vengono poi messi paletti per evitare abusi sulla prima casa: l’aliquota agevolata e la detrazione si applica per l’immobile dove abita tutto il nucleo familiare, a prescindere dalla residenza dei singoli componenti, e sarà possibile solo un’agevolazione a famiglia.
Vengono alleggerite le tasse sulle dimore storiche e restano invece fuori da ogni tassazione quelle distrutte dopo il terremoto del 2009 in Abruzzo.
Nessun cambiamento, invece, per i disabili che trasferiscono la loro residenza in istituti di cura.
Infuriato il Carroccio. «È semplicemente vergognoso che il governo e la sua maggioranza abbiano bocciato gli emendamenti della Lega Nord, facendo così pagare l’Imu ai disabili che si trovano costretti a vivere in strutture preposte alla loro cura», denunciano i vice capogruppo leghisti alla Camera, Alessandro Montagnoli e Maurizio Fugatti.
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