26 gennaio 2012

La "Motonave" Europa rischia "l'inchino" sui Mercati che ne puniranno la rotta

"das Mädchen" Angela Merkel
Raffreddate le speranze di chi si attendeva una apertura della Merkel sul raddoppio del fondo salva stati.
Stando agli osservatori che seguono le dichiarazioni del cancelliere tedesco, presente a Davos per inaugurare il World Economic Forum, le sue parole non lasciano dubbi sulla testarda volontà di perseverare con la linea rigorista  e immobilista che rischia di  far naufragare definitivamente le economie di quei paesi europei che negli anni passati hanno abusato con l'arte "dell'inchino" spavaldeggiando con aumenti incontrollati del proprio debito, senza preoccuparsi di mantenere quella distanza e quella  profondità di sicurezza da mantenere con "rigore di spesa" per evitare le "secche della speculazione".
Barra a dritta e avanti tutta sulla rotta suicida per lo "scoglio del default nazionale", con la speranza guascona di poter invertire la rotta all'ultimo istante.

Le parole di Angela Merkel che riportate dalle agenzie, sono ulteriori scogli lanciati lungo questa navigazione tormentosa che ne limitano ulteriormente il percorso è si frappongo ancor di più  alla possibilità di prendere rapidamente il largo e allontanarsi subito dalle acque agitate della speculazione mondiale che contribuisce ad allargare la falla e ne compromette per sempre la galleggiabilità.

Ecco la sintesi delle frasi della "Caiser" tedesca che più hanno colpito i commentatori quando ci si riferiva alla disponibilità di dare il proprio via libera all'aumento del fondo:
«le nostre possibilità non sono illimitate», per continuare con «assurdo promettere altro denaro se non lottiamo contro le ragioni della crisi», mentre la logica delle sue tesi viene difesa con «Se la Germania promette qualcosa che non può mantenere e se poi l'attacco dei mercati è duro, l'Europa sarà davvero vulnerabile». E ancora: «Molta fiducia è già stata persa» e «la fiducia è la moneta più importante che si può avere nel mondo, al momento».

Il "Preside" Mario Monti
La Merkel sembra non accorgersi che dal momento del passagio comunitario all'Euro lei e tuttola Germania non è imbarcata al sicuro della "Corazzata Bismark" ma bensì, insieme a tutti gli altri cittadini del continente, èinevitabilmentea bordo della "motonave Europa" e condivide la sorte in questa crociera che sembra sempre di doversi trasformare nell'ultimo viaggio dell'Arca.

Mario Monti, il nostro premier illuminato, aveva annunciato facendolo, che ci avrebbe parlato lui con l'Angela e con il suo modo rigoroso e asciutto (altroche il Cavaliere Mascherato) gli avrebbe fatto capire le nostre ragioni. Non è certo il tipo che va in giro a dire che "è una culona", il Mario è senzaltro più autorevole!

Peccato ma vien da dubitare che non abbia sortito grande effetto, almeno stando alle recenti dichiarazioni della Merkel.

Quando "das Mädchen" ("la ragazza", come viene sopranominata la Cancelliera tedesca), ora che la MotoNave Europa rischia più che mai di ritrovarsi inclinata su un lato,  continua a giustificare l'immobilismo delle sue posizioni dando l'impressione di voler rimanere abbarbicato alla scialuppa del "rigore" (mi sarebbe venuto più facile dire "attaccata allo scoglo come una cozza"), la sentiamo ancora sbiascicare un «Noi non diciamo di non volere la solidarietà. Noi non vogliamo prendere un impegno che non possiamo mantenere» e aggiunge «noi abbiamo sempre difeso l'euro», allora è qui che ti viene da pensare che l'italiano giusto non era Monti perchè in un frangente simile ci saremmo aspettati che alla   Merkel gli gridasse: "Vadaabordocazzo!"




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