26 gennaio 2012

Banche "pigre" con il credito per le famiglie

Concedere credito alle famiglia 
non ha più appel presso le banche
Delusione per chi si attendeva un ribasso dello spread dei mutui dopo il mega prestito Bce alle banche europee, venduto al tasso dell'1%. Il denaro infatti rimane in pancia alle banche che semmai scoraggiano ogni avvicinamento delle famiglie con un "ricarico" (al netto dell'euribor) che va dal più modesto 2,70% fino anche al 4,90% (e oltre) dove si potrebbe dire che assomiglia di più ad una "cresta" che non un giusto guadagno. Stiamo parlando di un mutuo da 100.000 € restituito in 30 anni dove il "fortunato vincitore" che potrà vantarsi di vederselo deliberato si sveglierà dall'euforia con un prelievo (conti a boccie ferme) di circa 600 euro al mese per i prossimi 360 mesi della sua vita con unconto finale 216.000 € (escluse spese accessorie) tanto da pensare che costerebbe meno comprarsi un'impresa edile e costruirsi la casa da soli (con un mutuo all'80% del valore dell'immobile vuol dire che stiamo parlando di una casa venduta a 125. 000 €). Mediazione e Immobiliare si dovranno inventare qualcosa se vorranno provare a fare almeno un fatturato di sopravivenza perché, dato un continuo restringimento delle griglie imposte dalle banche per l'accesso al credito e aggiunto un mercato immobiliare che non accenna ad una normalizzazione dei prezzi, è inutile attendere un repentino aumento dei redditi delle famiglie (grazie anche alle nuove ondate di tasse e aumenti) che permettano di accedere ad un mutuo ipotecario senza essere il figlio di Zio Paperone.



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