Addio alla carta moneta? |
Entro il primo giugno del 2012 l'Abi (l'associazione delle banche italiane), Poste italiane, il consorzio Bancomat e le imprese che gestiscono i circuiti di pagamento con carta di credito dovranno definire "le regole generali per assicurare una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti" in caso di pagamenti elettronici.
Dovrà "in ogni caso" essere garantita la gratuità delle spese di apertura e di gestione sui conti correnti destinati all'accredito della pensione per gli aventi diritto a pensioni fino a 1.500 euro mensili".
"In caso di mancata definizione" il ministero dell'Economia potrà intervenire in via sostitutiva.
Niente commissioni "sia per l'acquirente che per il venditore" per l'acquisto di carburante fino a 100 euro con bancomat e carte di credito e questo dovrebbe essere un impulso ad utilizzare con più frequenza la moneta elettronica.
Certamente si avranno delle ripercussioni su usi e abitudini di quei cittadini ottugenari che non hanno mai abbandonato la gestione delle proprie pensioni, dato anche l'esiguo importo a disposizione, del contante che ritirato alle poste in un'unica soluzione, permetteva loro di verificare con mano le spese e i residui da far bastare fino a fine mese.
Ve la vedete la vecchietta alle prese con pin, bancomat e carte di credito per il pagamento della spesa giornaliera?
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